Protetto: Corte di Cassazione Sezione VI penale – Sentenza 16 giugno 2 – Concussione – Ai fini della configurabilità del delitto di concussione mediante abuso della qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, non è necessario che l’atto intimidatorio rifletta la specifica competenza del soggetto attivo, ma è sufficiente che la qualità soggettiva lo renda credibile e idoneo a costringere all’indebita promessa o daziane di denaro o di altra utilità. Ne consegue che risponde di tale delitto il maresciallo della Guardia di finanza che, abusando della sua qualità, si fa dare merce o servizi senza pagare alcun corrispettivo.

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