Dall’analisi condotta su base regionale dalla UIF emerge che i maggiori incrementi in termini assoluti sono stati rilevati in Lombardia, nel Veneto, nel Lazio, in Piemonte, in Toscana e Trentino-Alto Adige. Ė stata invece osservata una lieve diminuzione in Campania.
La regione italiana ad aver registrato il maggior numero di segnalazioni di operazioni sospette è la Lombardia con 25.447 SOS (a fronte di 19.632 segnalazioni nel 2020). La fetta più grande delle SOS registrate a livello della regione è senz’altro riferita ad operazioni effettuate nella provincia di Milano. La provincia, infatti, ha fatto rilevare ben 13.566 SOS in tutto il periodo del 2021. Seguono Brescia con 3.322 SOS; Bergamo con 1.952 SOS; Monza Brianza con 1.466 SOS; Varese con 1.319 SOS; Cremona con 976 SOS; Pavia con 755 SOS; Mantova con 669 SOS; Lecco con 465 SOS; Cremona con 448 SOS; Lodi con 275 SOS; chiude Sondrio con 234 SOS.
La seconda regione ad aver registrato un numero elevato di segnalazioni di operazioni sospette nel proprio territorio è il Lazio con 17.236 SOS (a fronte di 14.329 segnalazioni nel 2020). I numeri maggiori rilevati a livello della regione sono senza dubbio riconducibili ad operazioni effettuate nella provincia di Roma, che ha registrato 15.152 SOS in tutto il periodo del 2021. A seguire Latina con 904 SOS; Frosinone con 631 SOS; Viterbo con 348; chiude Rieti con 201 SOS.
A livello provinciale, ai primi posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione figura ancora Milano, ma anche Prato, Roma, Trieste e Imperia.
Per conoscere la distribuzione territoriale delle segnalazioni di operazioni sospette ricevute dalla UIF nel 2021, continua a seguirci.